La via fascista alla democrazia americana. Cultura e propaganda nelle comunità italo-americane. Di Matteo Pretelli
DOI:
https://doi.org/10.13136/2281-4582/2013.i2.548Keywords:
Italian-AmericanAbstract
Frutto di una lunga e meticolosa rielaborazione della tesi di dottorato dell’autore, la monografia di Matteo Pretelli costituisce un rilevante caso studio di diplomazia culturale. Analizza, infatti, il tentativo del fascismo di sfruttare la diffusione dell’insegnamento della lingua e, più in generale, della cultura italiana negli Stati Uniti per incentivare l’identificazione degli italo-americani, soprattutto dei figli degli emigrati, con la loro nazione di origine. L’obiettivo era quello di legarli alla dittatura di Benito Mussolini, trasformandoli in una lobby al servizio degli interessi del regime. Pretelli colloca lo sviluppo di questo proposito negli anni Trenta, dopo che nel 1929 lo scioglimento della Lega Fascista del Nord America, l’organo di coordinamento dei fasci negli Stati Uniti, aveva sancito il fallimento di un primo tentativo di indottrinamento dei membri delle Little Italies. Questa precedente campagna, più apertamente politica e ideologica, era naufragata di fronte alla naturale ostilità della società statunitense verso forme di propaganda palese da parte di governi stranieri.Downloads
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2013-12-01
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