Non sorvegliati e impuniti - sulla funzione sociale dell’indisciplina
Abstract
Se il potere è una relazione, alla base di tale relazione vi è la capacità dell’elemento assoggettante di essere al contempo se stesso e altro da sé. Giovanni Bottiroli analizza l’opposizione tra libertà e totalitarismo da una prospettiva inedita; il pericolo non starebbe nel controllo, quanto nell’intossicazione del quotidiano, che intrappola i soggetti nella coincidenza con se stessi, rendendoli incapaci di esplorare il dominio del possibile.
Già pubblicato in Forme contemporaneee del totalitarismo (a cura di Massimo
Recalcati), Bollati Boringhieri, Torino 2007, pp. 118-140
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PDFDOI: https://doi.org/10.13136/2281-4582/2008.i0.809
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