Introduction

Authors

  • Anna Belladelli University of Bergamo

DOI:

https://doi.org/10.13136/2281-4582/2014.i3.673

Abstract

Negli ultimi quattro anni si è assistito a un crescendo di movimenti rivoluzionari e riformisti in tutto il mondo. Dalla Primavera Araba agli 15-M spagnoli (erroneamente definiti indignados), dalla protesta contro l’austerità selvaggia in Grecia a quella anti-Erdogan in Turchia, fino ai recentissimi risvolti drammatici delle manifestazioni pro-europeiste in Ucraina, le popolazioni in rivolta hanno catalizzato i media ufficiali e hanno anche pervaso i nuovi media grazie ai social network e al citizen journalism, che hanno consentito ai manifestanti non soltanto di rendersi più visibili, offrendo la propria versione degli eventi, ma anche di restare in contatto con movimenti affini in giro per il mondo. Ciò ha permesso un fenomeno nuovo e interessante sia dal punto di vista storico-politico e sociale, sia linguistico: si sono verificate migrazioni di slogan, contaminazioni linguistiche e consonanze di istanze e modalità di resistenza mai osservate nei decenni precedenti.

References

Chomsky, Noam. Occupy. Brooklyn: Zuccotti Park, 2012.

Gitlin, Todd. “The Left Declares Its Independence.” New York Times 8 ottobre 2011: SR4.

---. Occupy Nation. New York: Harper Collins, 2012.

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Published

2014-06-01