Americana. Storie e culture degli Stati Uniti dalla A alla Z Di Mario Maffi, Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini, Sostene Massimo Zangari.
DOI:
https://doi.org/10.13136/2281-4582/2013.i2.291Parole chiave:
American cultureAbstract
Zucche e cocomeri, Zydeco, Zzv, assieme a Passing, Peanuts, Pesci gatto (e altri animali mitici), Kleenex e Tampax, ma anche Dust Bowl, Enola Gay, Model T, Nerds, Quilt, Vagabondi, Scimmie alla sbarra, Tranquillanti, Seneca Falls, Yoghi, Splendide guerricciole, Wanted!-I. L'insolito sommario di questo libro, da cui ho tratto qualche voce, ci orienta verso una lettura (poetica) immaginifica, ritmata dall'allitterazione dell'ordine alfabetico.Per renderne conto meglio, stabiliamo subito che il nuovo testo di Maffi, Scarpino, Schiavini e Zangari, Americana, ha la forma del dizionario ed è quindi destinato a una consultazione mirata, ma si può leggere agevolmente dall'inizio alla fine. Nell'introduzione Maffi fa riferimento alla necessità di approfondire la conoscenza della storia e cultura statunitense, anche in quegli aspetti che sembrano inflazionati o marginali, per comprendere l'origine di molte sue contraddizioni, e questa è la ragione della varietà del sommario. Pur conservando stili individuali, e un rigoroso approccio storico, gli autori sono riusciti però a creare un tono omogeneo tra le varie voci, alternando serie e leggere, in un ritmo piacevole. Non mancano l'ironia, le domande più o meno retoriche ai lettori, i frequenti rimandi a testi letterari e non, le citazioni di brani musicali, film e prodotti commerciali. Un elemento caratterizzante il volume è il desiderio di narrare storie e il valore conferito alla narrazione come strumento di conoscenza.Dowloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2019 Tiziana Pagan
Questo volume è pubblicato con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Iperstoria è una rivista accademica ad accesso libero.
a. Gli autori detengono il copyright e danno alla rivista il diritto per la prima pubblicazione con il contributo sotto licenza Creative Commons che permette di condividere l’articolo con il riconoscimento della prima pubblicazione su questa rivista.
b. Gli autori possono inoltre stabilire ulteriori direttive contrattuali per la distribuzione non esclusiva della versione del contributo pubblicata sulla rivista (es. ripubblicarlo in archivi istituzionali o in un volume), con uno specifico riconoscimento della prima pubblicazione su questa rivista. Chiediamo pertanto agli autori di contattarci nel caso di eventuali ripubblicazioni.